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domingo, 7 de novembro de 2021

EU BEBO MUITA AGUA

 



Eu bebo muita água.
Filtrada.
No filtro de café.
Junto com pó de café.
Eu bebo muito café.



hashtags:

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sexta-feira, 29 de novembro de 2019

CHARLES AZNAVOUR - LA BOHEME


La Boheme

(Canta: Charles Aznavour)
(Autores: C. Aznavour - J. Plante - Mogol - 1966)

Io vi parlo di un tempo
che in questo momento
non ha più valore.
Vi parlo di Montmartre,
dei fiori di lillà
sbocciati alle finestre
della nostra stanza
colma di speranza
e di un grande amore.
Pittore vuole dire
poco da mangiare,
ma lei non pianse mai.

La Boheme,
la Boheme,
significava felicità.
La Boheme,
la Boheme,
era la nostra bella età.

E nei caffè vicini
eravamo qualcuno
che aspettava la gloria
dei poveri, si sa,
ma a dir la verità
ci credevamo tanto,
tanto che una tela
poi si trasformava
in un pasto caldo,
e tutto senza un soldo,
intorno ad un camino,
l'inverno non c'è più.

La Boheme,
la Boheme,
vuol dire vivere così.
La Boheme,
la Boheme,
amare tutti e dire sì.

Molto spesso accadeva
che al mio cavalletto
passavo la notte
e disegnavo te
che stavi lì per me
per ore ed ore intere,
poi alla mattina,
morti di stanchezza,
ci trovava il sole
e scendevamo insieme
tutti e due felici a
bere un buon caffè.

La Boheme,
la Boheme,
aver vent'anni insieme a lei.
La Boheme,
la Boheme,
non l'ho rivista proprio mai.

Quando un giorno per caso
mi trovo a passare
davanti a una casa,
la casa di Montmartre,
non vedo più i lillà
e tutto sembra triste e
sopra quella scala
non passa più una tela,
ora è tutto nuovo.
Io sono un gran signore
che muore di dolore
e che non piange mai.

La Boheme,
la Boheme,
sento una voce e penso a lei.
La Boheme,
la Boheme,
indietro non si torna mai!


Eu vos falo de um tempo
 que neste momento
 não tem mais valor.
 Vos falo de Montmartre,
 das flores de lilás
 floridos nas janelas
 do nosso quarto
 cheio de esperança
 e de um grande amor.
 Pintor quer dizer
 pouca comida,
 mas ela não chorou nunca.

 A Boheme,
 a Boheme,
 significava felicidade.
 A Boheme,
 a Boheme,
 era a nossa bela idade.

 E nos bares vizinhos
 éramos alguém
 que esperava a gloria
 dos pobres, se sabe,
 mas a dizer a verdade
 acreditávamos tanto,
 tanto que uma tela
 depois transformava-se
 num pasto quente,
 e tudo sem um tostão,
 perto de uma lareira,
 não há mais inverno.

A Boheme,
a Boheme,
 quer dizer viver assim.
A Boheme,
a Boheme,
 amar a todos e dizer "sim".

 Muitas vezes acontecia
 que ao meu cavalete
 eu passava a noite
 e pintava a ti
 que estavas aí pra mim
 por horas e horas inteiras,
 depois pela manha,
 mortos de cansaço,
 nos encontrava o sol
 e descíamos juntos
 todos dois felizes a
 tomar um bom cafezinho.

A Boheme,
a Boheme,
 ter vinte anos junto com ela.
A Boheme,
a Boheme,
 não a revi nunca mais.

 Quando um dia por acaso
 me encontro a passar
 em frente a uma casa,
 a casa de Montmartre,
 não vejo mais os lilás
 e tudo parece triste e
 sobre aquela escadaria
 não passa mais uma tela,
 agora  tudo e novo.
 Eu sou um senhor abastado
 que morre de dor
 e que não chora nunca.

A Boheme,
a Boheme,
 ouço uma voz e penso nela.
A Boheme,
a Boheme,
 atrás não se volta nunca!


terça-feira, 15 de outubro de 2019

DALIDA - GIGI LAMOROSO


Dalida - Gigi l'amoroso



(Canta: Dalida)
(Autrice: Dalida - 1974)


Son tornata tra voi,
per cantarla anche a voi
la storia di un sobborgo di Napoli.
Loro che insieme a me,
a suonare e cantar
per i turisti ai tavoli del caffè.
Giorgio alla chitarra, Sandro al mandolino,
io che ballavo al ritmo del tamburello,
ma la gente era li solo per ascoltar
lui, che faceva battere ogni cuor.
E tutti, al suo apparir, gridavano cosi:

Arriva Gigi l'amoroso,
il rubacuori, gli occhi neri da insolente.
Gigi l 'amoroso,
il vincitore senza cuor
ma cosi affascinante.
Che festa grande è starlo ad ascoltar
Zazà, Luna Caprese, O sole mio.

Arriva Gigi l'amoroso.....

Gigi, Giuseppe,
ma tutti lo chiamavano Gigi l'amore,
e le donne erano pazze di lui. Tutte!
La moglie del Pizzaiolo che ogni martedi
chiudeva la bottega per andare a.....
La moglie del Notaio che era una santa
e che non aveva mai tradito suo marito prima.
E la vedova del Maresciallo,
la vedova del Maresciallo
che non portava più il lutto
perchè lui non amava il nero.
Tutte vi dico, anche io, ma io.....
Gigi amava troppo la sua libertà.
Fino al giorno che.....

Dopo averlo squadrato,
una ricca straniera
gli fece una proposta per Hollywood.
"Più famoso sarai di Caruso, vedrai"
diceva lei, finchè lui disse si.
Tutti quanti al treno, fazzoletti alla mano,
la morte in cuore per questo grande addio,
tuttavia cosi fieri di vederlo partire,
il nostro Gigi a conquistar New York.
E quando arrivò la gente gli gridò:

Arriva Gigi l'amoroso,
il rubacuori, gli occhi neri da insolente.
Gigi l 'amoroso,
il vincitore senza cuor
ma cosi affascinante.
E là, davanti a tutti, lui cantò
Zazà, Luna Caprese, O sole mio.

Arriva Gigi l'amoroso.......

Gigi!
Quando il treno scomparve
noi tornammo tutti alle nostre case
e l'indomani il quartiere
non era più lo stesso.
La moglie del Pizzaiolo
si rifiutò di accendere il forno.
La moglie del notaio
dalla disperazione prese diversi amanti.
E la vodeva del Maresciallo sbarrò le persiane
e riprese il lutto per la seconda volta.
Si, il quartiere era ben cambiato.
E io.....

Quanto tempo passò! Cinque anni da allor.
Le lettere da lui chi le ha viste mai.
Ce ne volle un bel pò
di coraggio per noi
riprendere la vita senza lui.
E malgrado l'assenza,
quando in mezzo al silenzio
le luci si spegnevano nel caffè,
sentivamo venir un sopiro ed un pianto
dal fondo della sala, come un canto.

Il rubacuori, gli occhi neri da insolente....
Gigi.....

Gigi?
Sei tu laggiù nel buio?
Aspetta! Lascia che ti guardi!
Ma, ma tu piangi. Tu piangi Gigi?
Non t'è mica andata troppo bene laggiù, eh?
Ma e allora?
E allora, che cosa capiscono questi americani
a parte il rock e il twist, eh?
Ma Gigi, ma che ti credevi,
diventare cosi Gigi l'americano?
E invece no,
tu sei Giuseppe Fabrizio Luca Santini,
e sei napoletano!

Ascolta, Giorgio s'é messo alla chitarra.
Aspetta! C'è anche Sandro.
Ma, ma, ma non puoi andartene cosi!
Qui tu sei di casa.
Sei nella tua terra.
Sei il re!

Arriva Gigi l'amoroso....
Guagliò, guagliò è arrivato Gigi!
Oh mamma mia,
è arrivato Gigi dall'America.....

Li senti? Li senti Gigi?
Ci sono tutti,
devono averti riconosciuto alla stazione.
Canta Gigi, canta!
È il tuo pubblico, canta per loro!
Canta per me
che non ho mai saputo parlati d'amore!
Dai canta! Bravo! Bravo Gigi!

Arriva Gigi l'amoroso,
il rabacuori..........

Bravo Gigi, bravo canta, canta!
Carmela, Carmela, Carmela
lo sai che é arrivato Gigi dall'America?
Cesarina, Cesarina scendi,
è arrivato Gigi da Hollywood!
Ma se te lo dico io che é arrivato. Scendi no!
Guaglione, guaglione corri,
vai a dire a zio Gennaro
che é arrivato lo zio Gigi dall'America.

Arriva Gigi l'amoroso,
il rubacuori, gli occhi neri da insolente.
Gigi l 'amoroso,
il vincitore senza cuor
ma cosi affascinante.
Che festa grande è starlo ad ascoltar
Zazà, Luna Caprese, O sole mio....


Voltei de vocês,
para cantar também a vocês
a história de um bairro de Nápoles.
Eles que juntos comigo,
a tocar e cantar
para os turistas nas mesas do café.
Giorgio na guitarra, Sandro no bandolim,
eu que dançava ao ritmo do tamborim,
mas o povo estava aí somente pra escutar
ele, que fazia palpitar todos os corações.
E todos, quando ele aparecia, gritavam assim:

Chega aí Gigi o amoroso,
o rouba-corações, os olhos pretos de insolente.
Gigi o amoroso,
o vencedor sem coração
mas tão fascinante.
Que festa grande é ficar a escutar
Zazà, Luna Caprese, O sole mio.

Chega aí Gigi o amoroso.....

Gigi, Giuseppe,
mas todos o chamavam Gigi o amor,
e as mulheres eram loucas por ele. Todas!
A esposa do Pizzaiolo que cada terça feira
fechava a loja para ir........
A esposa do Notário que era uma santa
e que nunca havia traído seu marido antes.
E a viúva do Marechal,
a viúva do Marechal
que não andava mais de luto
porque ele não gostava do preto.
Todas vós digo, eu também, mas eu.....
Gigi amava demais a sua liberdade.
Até o dia em que.....

Depois de telo observado,
uma rica estrangeira
lhe fez uma proposta para Hollywood.
"Serás mais famoso do que Caruso, verás"
dizia ela, até que ele disse sim.
Todo mundo ao trem, lenços na mão,
a morte no coração por este grande adeus,
todavia tão orgulhosos de ver ele partir,
o nosso Gigi a conquistar New York.
E quando chegou o povo lhe gritou:

Chega aí Gigi o amoroso,
o rouba-corações, os olhos pretos de insolente.
Gigi o amoroso,
o vencedor sem coração
mas tão fascinante.
E lá, na frente de todos, ele cantou
Zazà, Luna Caprese, O sole mio.

Chega aí Gigi o amoroso.....

Gigi!
Quando o trem desapareceu
nós voltamos todos para as nossas casas
e no dia seguinte o bairro
não era mais o mesmo.
A esposa do Pizzaiolo
se recusou a acender o forno.
A esposa do Notário
pelo desespero teve diversos amantes.
E a viúva do Marechal fechou as persianas
e voltou a andar de luto pela segunda vez.
Sim, o bairro era bem mudado.
E eu.....

Quanto tempo passou! Cinco anos desde então.
As cartas dele ninguém as viu, nunca.
Precisou bastante
coragem para nós
re-prender a vida sem ele.
E apesar da ausência,
quando no meio do silencio
as luzes se apagavam no café,
sentíamos vir um suspiro e um choro
do fundo dá sala, como um canto.

O rouba-corações, os olhos pretos de insolente.....
Gigi.....

Gigi?
És tu lá no escuro?
Espera! Deixa que te olhe!
Mas, mas tu estás chorando. Tu choras Gigi?
Não foi muito bem lá, eh?
Mas e então?
E então, o que entendem estes americanos
fora o rock e o twist, eh?
Mas Gigi, mas o que pensavas,
tornar-te assim Gigi o americano?
E invés não,
tu és Giuseppe Fabrizio Luca Santini,
e és napolitano!

Escuta, Giorgio está já na guitarra.
Espera! Há também Sandro.
Mas, mas, mas não podes ir embora assim!
Aqui é casa tua.
Estás na tua terra.
És o rei!

Chega aí Gigi o amoroso....
Rapaz, rapaz chegou Gigi!
Oh minha mãe,
chegou Gigi dá América.....

Estás ouvindo-os? Estás ouvindo-os, Gigi?
Estão todos aí,
devem ter-te reconhecido na estação.
Canta Gigi, canta!
É o teu publico, canta pra eles!
Canta pra mim
que nunca soube falar-te de amor!
Vai canta! Bravo! Bravo Gigi!

Chega aí Gigi o amoroso,
o rouba-corações..........

Bravo Gigi, bravo canta, canta!
Carmela, Carmela, Carmela
sabes que chegou Gigi dá América?
Cesarina, Cesarina desce,
chegou Gigi de Hollywood!
Mas se te o digo eu que chegou. Desce, não!
Rapaz, rapaz corre,
vai a dizer pra tio Gennaro
que chegou o tio Gigi dá América.

Chega aí Gigi o amoroso,
o rouba-corações, os olhos pretos de insolente.
Gigi o amoroso,
o vencedor sem coração
mas tão fascinante.
Que festa grande é ficar a escutar
Zazà, Luna Caprese, O sole mio.



segunda-feira, 8 de julho de 2019

UMA XICARA DE CAFE


UMA XICARA DE CAFÉ

Um grupo de profissionais, todos vencedores em suas respectivas carreiras, reuniu-se para visitar seu antigo professor.
Logo a conversa parou nas queixas intermináveis sobre stress no trabalho, e na vida em geral.
O professor ofereceu café. Foi para a cozinha e voltou com um grande bule e uma variedade das melhores xícaras: de porcelana, plástico, vidro, cristal...
Algumas simples e baratas, outras decoradas, outras caras, outras muito exóticas...
Ele disse:
- Pessoal, escolham suas xícaras e sirvam-se de um pouco de café fresco.
Quando todos o fizeram, o velho mestre limpou a garganta, calma e pacientemente conversou com o grupo:
- Como puderam notar, imediatamente as mais belas xícaras foram escolhidas, e as mais simples e baratas ficaram por último. Isso é natural, porque todo mundo prefere o melhor para si mesmo. Mas essa é a causa de muitos problemas relacionados com o que vocês chamam "stress".
Ele continuou:
- Eu asseguro que nenhuma dessas xícaras acrescentou qualidade ao café. Na verdade, o recipiente apenas disfarça ou mostra a bebida.
O que vocês queriam era café, não as xícaras, mas instintivamente quiseram pegar as melhores.
Eles começaram a olhar para as xícaras, uns dos outros.
Agora pense nisso:
A vida é o café.
Trabalho, dinheiro, status, popularidade, beleza, relacionamentos, entre outros, são apenas recipientes que dão forma e suporte à vida.
O tipo de xícara que temos não pode definir nem alterar a qualidade da vida que recebemos.
Muitas vezes nos concentramos  apenas em escolher a melhor xícara, esquecendo de apreciar o café!  
As pessoas mais felizes não são as que têm o melhor, mas as que fazem o melhor com tudo o que têm!
Então se lembrem:
Vivam simplesmente. Sejam generosos. Sejam solidários e atenciosos.
Falem com bondade.
O resto deixem nas mãos do Criador Eterno, porque a pessoa mais rica não é a que mais tem, mas a que menos precisa.
Agora desfrutem o seu café!


sexta-feira, 24 de maio de 2019

FELIZ DIA DO CAFE


DIA DO CAFE


AMO CAFE - AMO CAFE - AMO CAFE


FELIZ DIA DO CAFE


✌# 15 DE MAIO - DIA INTERNACIONAL DA FAMILIA

  15 de Maio: Dia Internacional da Família. A família é o bem mais precioso que a gente tem. ame, cuide, valorize sua família. ✌# 15 DE M...